Il Teatro Povero di Monticchiello è un progetto sociale e culturale nato negli anni ’60 del Novecento. In quel tempo, il borgo di Monticchiello e la Val d’Orcia iniziano a trasformarsi radicalmente: per secoli erano stati caratterizzati dal sistema economico e sociale della mezzadria, già allora entrato profondamente in crisi. La comunità del borgo reagì a quella crisi anche attraverso la nascita…

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Ultima chiamata – spettacolo 2022
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Parco dei Mulini a Bagno Vignoni
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Per informazioni, contattare:
Tel / Fax 0578 755118
Email: info@teatropovero.it
Piazza Nuova, 1 - 53026 Monticchiello (Pienza)
Per raggiungerci
DA NORD
Dall’Autostrada del Sole A1 Firenze – Roma, uscire a Valdichiana e seguire le indicazioni per Montepulciano. Una volta oltrepassata la cittadina, percorrere circa un chilometro in direzione Chianciano Terme e girare a destra seguendo le indicazioni per Monticchiello, che troverete dopo circa 8 chilometri, percorrendo la Strada Provinciale 88.
DA SUD
Dall’Autostrada del Sole A1 Roma – Firenze, uscire a Chiusi – Chianciano Terme e seguire le indicazioni per Chianciano Terme. Oltrepassare la cittadina e proseguire in direzione Montepulciano. Oltrepassato il paese di Sant’Albino, dopo circa due chilometri, svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Monticchiello che troverete a circa 8 chilometri, percorrendo la Strada Provinciale 88.
Il nostro regalo di inizio anno a chi ci segue: una nuova produzione del Teatro Povero, a ingresso libero, per soli tre giorni, il prossimo fine settimana; e siamo felici di riprendere così una tradizione, quella degli spettacoli invernali, che ha visto nascere la nostra compagnia: prima ancora degli autodrammi in piazza, è dal 1965 che la comunità di Monticchiello si riunisce, d'inverno, in una dimensione intima e molto diversa da quella estiva. Una tradizione che, da alcuni anni, causa pandemia, era stata purtroppo interrotta. Quest'anno festeggiamo con un nostro testo inedito: "Abigeato. Una storia di scomparsa".
Saremo in scena al Teatrino Andrea Cresti, nel cuore di Monticchiello, per tre date, come da tradizione per l'inverno a ingresso libero:
📍 venerdì 6 gennaio, ore 21:30;
📍 sabato 7 gennaio, ore 21:30;
📍 domenica 8 gennaio, ore 17:30.
Le porte del teatrino apriranno mezz'ora prima dell'inizio previsto, non c'è bisogno di prenotazione.
E buon 2023! ... See MoreSee Less
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Molto, molto carino. Spettacolare davvero il piccolo palcoscenico moltiplicato per 3 e la complessità, espressa con una tale semplicità, che ti strappa sorrisi e applausi spontanei. Bravi. Grazie 🙏
Beato chi può esserci, buon anno a tutti voi!
Anche per il 2023 abbiamo deciso di proporre i nostri laboratori teatrali gratuiti per i bambini di Monticchiello e del territorio, in collaborazione con i Macchiati, Alessandro e Irene, nostri collaboratori sempre pronti ad accettare avventure e sperimentazioni. Quest'anno il progetto si svolgerà con incontri nei giorni di pausa scolastica degli studenti e arriverà fino al momento estivo in cui il laboratorio si unirà con il lavoro sul nuovo autodramma della nostra compagnia. E visto che merita partire subito, IL PRIMO INCONTRO sarà il 4 e 5 GENNAIO! 😊
📌 PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI AGLI WORKSHOP:
📧 info@teatropovero.it
☎️ 340 42 43 440Propositi macchiati per il 2023?
Laboratori GRATUITI per bambini a ragazzi a Monticchiello!
Vi aspettiamo il 4 e 5 gennaio
per info 3404243440 ... See MoreSee Less
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Con Alberto Asor Rosa perdiamo un amico e un compagno di strada del Teatro Povero e della comunità di Monticchiello, paese che da tempo aveva scelto come sua seconda casa.
La generosità nell'impegno culturale, la partecipazione e la costante disponibilità a contribuire a innumerevoli sfide, imprese e occasioni, la capacità di parlare a tutte e tutti, il modo pacato di ascoltare e comprendere, la lucidità e l'acume dei suoi interventi nelle nostre assemblee, negli incontri quotidiani; una tenacia, un'energia e una passione fino all'ultimo spese anche nel portare avanti battaglie per il nostro territorio.
Alberto è stato esempio e stimolo, il suo ricordo lo porteremo a lungo con noi. Grazie di tutto e buon viaggio, Alberto. ... See MoreSee Less
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La Rete dei Comitati della Toscana in difesa dei territori, di cui Alberto è stato Presidente per anni , ha rappresentato un grande punto di riferimento delle emergenze ambientali in Toscana. E' lì che ho avuto modo di conoscerlo . Impegnato anche in prima persona nella difesa dell'Amiata contro lo sfruttamento geotermico. Riusciva sempre a cogliere con lucidità e analisi critica quello che stava accadendo. Ci mancherai Alberto
condivido con il Teatro Povero il mio cordoglio per la morte di Asor Rosa e il mio ripasso interiore di quanto Alberto abbia avuto peso nella mia vita, fin da quando lessi a 23-24 anni un suo scritto sui Quaderni Rossi e poi Scrittori e popolo. Ma è stato a Monticchiello che è nato un rapporto con lui di dialogo amichevole che si è ripercosso anche nel mio rapporto con lui come collega a Roma. Non sempre ho condiviso i suoi atteggiamenti, qualche volta non li ho accettati, ma sempre con ammirazione per l'intellettuale, la persona, la vivacità caleidoscopica dei suoi contributi e delle sue prese di posizione. La sua morte mi spinge anche a dei bilanci e capire come " trascendere nel valore il suo ricordo". Mi piacerebbe farlo in compagnia
Condoglianze alla famiglia ciao Alberto
🥀❤️
🙏
🙏🙏🙏
😢
Tristezza infinita
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Alcune foto dal recital di "Quel 6 di aprile del '44", l'autodramma scritto nel 1969 per i 25 anni dalla vittoriosa battaglia partigiana di Monticchiello; ieri, a Montepulciano, abbiamo tentato un esperimento dal vivo di trasmissione della memoria: memoria del teatro, ma anche memoria dei valori che animarono allora i resistenti. Un filo rosso che collega generazioni e vite attraverso il Teatro Povero 😊
(Crediti fotografici, tra gli altri, di Giacomo Bai e Silvia Calamandrei) ... See MoreSee Less
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Emozionante!❤️
Bravi
Dal minuto 10, la ripresa del nostro recital di ieri a Montepulciano, dedicato allo spettacolo "Quel 6 aprile del '44". Un piacere, per noi, partecipare così alla giornata dedicata alla memoria di Lidio Bozzini, uno dei capi partigiani che condusse la vittoriosa battaglia di Monticchiello contro i nazifascisti. Provando, nel contempo, a far proseguire nel tempo la memoria di quegli ideali.
Con Biblioteca Comunale e Archivio Storico "Piero Calamandrei" Montepulciano e Comune di Montepulciano ... See MoreSee Less
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Il prossimo sabato 15 ottobre saremo a Montepulciano per un recital dal nostro autodramma sulla battaglia partigiana del 6 aprile 1944... La battaglia di Monticchiello fu una grande vittoria partigiana e della comunità del nostro borgo contro la violenza e la barbarie nazi-fascista. Con piacere, dunque, abbiamo accettato l'invito della Biblioteca Comunale e Archivio Storico "Piero Calamandrei" Montepulciano che dedicherà una giornata di studi a uno dei capi della formazione partigiana di Monticchiello, Lidio Bozzini, capitan Ciclone. Ci vediamo, con chi vorrà assistere, attorno alle 15:30, a Palazzo del Capitano, in Piazza Grande. Ingresso gratuito. ... See MoreSee Less
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Quando si affaccia l'autunno, a Monticchiello è tempo di gnocchi, funghi del territorio e, ovviamente, carne alla brace! Torna quest'anno così una nostra vecchia tradizione, tre giorni di apertura straordinaria della Taverna di Bronzone a settembre, quest'anno in collaborazione con la nostra gloriosa associazione calcistica (sì, Monticchiello ha una squadra di calcio di cui siamo anche molto orgogliosi!😊)
Da venerdì prossimo a cena e fino alla cena di domenica, pranzi di sabato e domenica compresi! ... See MoreSee Less
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Ci deve essere sempre qualcuno che rompe!! Se non ti piace la carne non venire e stai zitto!
Be’ una novità sarebbe anche il “ non ovviamente carne” ebbene si si puo vivere senza. 😻
Per il pranzo di domenica c'è bisogno della prenotazione??
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Se n'è andata Rosanna, amica, compagna di viaggio, sorella... Una colonna del nostro teatro e della nostra comunità, che il pubblico del Teatro Povero ha visto per decenni, instancabile, come figura chiave nei nostri autodrammi. Evocativa, piena di espressività, da tempo dava anima e volto alle parti in cui si trasmetteva ai più giovani il senso della nostra esperienza; e questo tuo testimone, Rosi, non lo lasceremo cadere, portandolo e portandoti per sempre nel nostro cuore. Un abbraccio da parte di tutto il Teatro Povero alla famiglia, a Chiara, a Paolo. ... See MoreSee Less
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Ringraziamo di cuore il Teatro Povero per il bel ricordo, tutti gli amici ed i colleghi per le belle parole, l'affetto e la vicinanza 🌹 Chiara e Paolo
Una persona meravigliosa Rosanna, allegra, generosa, sempre disponibile ad aiutare gli altri che ha fatto della dedizione la ragione della sua vita. È stata una persona importante nella mia vita molti anni fa, un grande dolore non averle potuto parlare né esserle vicina in questo anni. Ciao Rosi, mille baci affettuosi.
Sentite Condoglianze alla famiglia e a voi del Teatro. R,. I. P Rosanna. 🌹🌹🌹😪
Averla accompagnata fino alla fine è stata x me un'esperienza bella e significativa.. ciao Rosanna, che il Signore ti accolga nel Suo Regno di pace.
Sei stata esempio di vita e di coraggio, il ricordo della tua volontà e del tuo amore darà a chi ti ama la forza di andare avanti. Condoglianze a Chiara e Paolo
Condoglianze alla famiglia..ho apprezzato il tuo senso del dovere in occasione del Covid..all'ambulatorio del Dott. Spacone...Riposa in pace!!
Ciao Rosi !..Sei un vuoto incolmabile dentro di noi!Un abbraccio grande a Iaia e Paolo 🌹😔🙏
persona buona e altruista, ho avuto la fortuna di lavorare con te, sei stata per me di grande esempio
Non ho parole per esprimere quello che ho provato nel leggere questa triste notizia! Ho rivisto Rosanna a giugno dopo tantissimi anni e contavo di rivederla presto... Un abbraccio fortissimo a Paolo e a Chiara da me e da Riccardo! Rimarrà per sempre nel nostro cuore! ❤️
Non è possibile, è una cara amica ,una donna stupenda.Abbiamo passato tanti fineanno insieme da Maria e Vasco e proprio la scomparsa prima di Vasco e poi di Maria ha suggellato la nostra amicizia.Un profondo abbraccio a Paolo e la sua famiglia e un profondo senso di dolore e sgomento. Ciao Rosanna ti voglio bene ❤
Mi dispiace moltissimo! Condoglianze alla famiglia. Ciao Rosanna RIP.
Un grande abbraccio a Paolo e Chiara...sentite condoglianze
Sentite condoglianze alla famiglia ed a tutti voi del Teatro.💜
Sara' un grande dispiacere non salutarti più dopo lo spettacolo e commentarlo a caldo come era prassi ormai da innumerevoli anni! Sei stata una collega corretta ed instancabile nonché un' amica anche se ci vedevamo giusto in occasione del teatro. Ti ricorderò sempre con tanto affetto. Un abbraccio grande a Chiara e Paolo.
Mi dispiace tantissimo..la ricordo soprattutto 2 anni fa in quel soliloquio a fine spettacolo,brava commovente come non mai!!!!! Che il Signore l'abbia in gloria!🙏🌹
❤️Un abbraccio immenso❤️persona fantastica unica con un grande cuore🌹
Condoglianze alla famiglia e a tutti voi
Non ci è possibile esprimere quanto siamo tristi per questa notizia. Quando siamo partiti fine giugno avevo ancora speranza di rivedere Rosanna alla prossima visita a Monticchiello. Rosanna è stata una persona eccezionale, generosa e sempre lì per gli altri - anche noi. Ci mancherai, Rosanna - e sarai sempre nella nostra memoria e cuore. Grazie per tutto!
Condoglianze un abbraccio forte forte ❤️
Ho avuto modo di conoscerla ai miei primi approcci lavorativi in ospedale ai tempi di Chianciano........ Una gran brava infermiera e collega..... Che riposi in pace..... Condoglianze a tutta la famiglia
Una amica e donna sincera, che dolore immenso e che perdita immensa per la famiglia e per la comunità, vi abbracciamo tutti Ciao Rosi,non ti dimenticheremo mai,ti vogliamo bene
sentite condoglianze alla famiglia conosciuta personalmente x il suo lavoro molto umana e professionale
Sentite condoglianze
Stringo in un abbraccio stretto Chiara e Paolo. Rosanna era una vera colonna del Teatro Povero
Amica e collega dolce e gentile, ciao Rosi ❤️ Condoglianze alla famiglia.
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Ancora una recensione al nostro nuovo autodramma, uscita su Sipario dalla penna di Mauro Martinelli, nella sua cronaca sull'estate teatrale in Toscana. Nella prima parte, l'articolo parla della Festa del Teatro di San Miniato, nella seconda del nostro "Ultima chiamata".
Riportiamo qua sotto l'estratto... Buona lettura!
"Anche il Teatro Povero di Monticchiello, passata l'emergenza pandemica, ha riportato nella sua Piazza della Commenda il pubblico che era abituato a riempirla nelle edizioni passate. Lo ha fatto con "Ultima chiamata", spettacolo che - come da tradizione - è stato ideato, scritto e interpretato dagli abitanti di questo piccolo borgo della Val d'Orcia ed è andato in scena dal 30 luglio al 14 agosto. L'autodramma, così lo definì con felice sintesi Giorgio Strehler negli anni Settanta, ha da sempre accompagnato una riflessione corale sull'identità del borgo e sulla sua relazione con la modernità: dai postumi della guerra alla ricostruzione, dall'epopea contadina ai bed & breakfast, dal diradarsi dei servizi pubblici alla necessità di rimboccarsi le maniche senza contare su aiuti esterni, ogni anno veniva regalato al pubblico uno psicodramma collettivo fatto di pensieri a voce alta, possibili soluzioni, ricordi del passato e speranze per il futuro. Andrea Cresti, per quasi 40 anni motore del progetto e custode della tradizione scenica, ci ha lasciati un anno fa, e in occasione di questa nuova edizione gli è stato intitolato il teatro ospitato all'interno di una chiesa sconsacrata.
Giampiero Giglioni e Manfredi Rutelli, che ne hanno raccolto l'eredità artistica, anno dopo anno si stanno cimentando nella difficile missione di proseguire lungo il solco tracciato, svecchiando però al contempo la dimensione drammaturgica e trovando nuova linfa nelle generazioni di monitcchiellesi più giovani. In passato infatti era palpabile la sensazione che il peso dell'operazione gravasse soprattutto sulle spalle degli interpreti storici, e che talvolta lo sviluppo drammaturgico seguisse strade tortuose, che non sempre riuscivano a valorizzare appieno il lavoro di messa in scena.
Quest'anno la partecipazione di molti giovani, unita a un plot comprensibile e capace di offrire molteplici spunti di riflessione, hanno permesso alla rappresentazione di parlare davvero a tutti: ai più anziani, rivivendo i fatti d'Ungheria del '56, con l'invasione dei carri armati sovietici e le ripercussioni che la vicenda aveva avuto sulla politica locale. E ai più giovani, con una carrellata di vicende che, prendendo le mosse da quell'anno, si sono succedute nel tempo sotto i nostri occhi: il muro di Berlino, i carri armati in Piazza Tien'anmen, le Torri Gemelle, il G8 di Genova, le bare portate via di notte dalla città di Bergamo, i bombardamenti in Ucraina. Ma anche i Beatles, l'uomo sulla luna, Zoff che alza al cielo la Coppa del Mondo, Gorbaciov e i cortei a favore dell'aborto.
Date simboliche che hanno riempito le nostre vite e che oggi osserviamo come figlie di un passato ormai lontano. Ma cosa accadde quando, con l'unico telefono presente a Monticchiello e ubicato nella Casa del Popolo, arrivò la notizia dell'invasione di Budapest? Come si schierarono i compagni d'allora? Sbagliavano, erano fedeli alla linea, si ponevano il problema? E il loro contraltare, la DC, che trovava posti di lavoro pubblici ai propri elettori e occupava ruoli di rilievo all'interno delle amministrazioni nazionali, come viveva questa invasione quasi ai confini di casa?
Con intuizione felicissima sono le donne a raccontare la storia con i loro occhi. Donne lasciate ai margini, nelle cucine e nella cura di figli e anziani, dal maschio che torna dai campi e si sente il solo degno interlocutore nell'agone politico. Donne come Rosa, che riceve casualmente la telefonata dalla sede romana del PCI, e risponde che le donne vogliono la terra, e non la guerra. Donne come Giada, la nipote, che ritrova in una valigia della nonna tutti i drappi che le donne volevano cucire assieme in nome della pace. Donne che, insieme, hanno fatto in pochi anni quei passi che le loro nonne nemmeno potevano immaginare, e che si scontrano con un uomo sempre più violento e sempre più insidiato nel proprio ruolo di dominus all'interno della famiglia.
La scena è bianca e accogliente, costruita come sempre nella parte bassa della piazza, a formare con il palco una sorta di antiteatro naturale, ed occupata da sgabelli su cui le donne si siedono e parlano tra loro; sul fondale un sipario, dietro il quale un bambino, come un irriverente Padre della Patria, raccomanda agli italiani i comportamenti più virtuosi, necessari perché la guerra e il conseguente blocco delle merci e delle risorse, richiede di convertirsi a nuove modalità di consumo.
La traiettoria ellittica, i richiami tra passato e presente, il confronto tra uomini e donne, ma anche tra giovani e anziani, sono il sale dello spettacolo: come se solo nel dialogo, nel confronto, nell'ascolto, come già aveva intuito Platone 25 secoli fa, fosse possibile trovare una risposta alle grandi domande dell'esistenza.
Anche in questa edizione Monticchiello non ha tradito i suoi fedelissimi spettatori. In più, ha lasciato intravedere una porzione di futuro, sia nelle persone che nelle idee e nelle espressioni da queste veicolate, che ci ha consentito di tornare a casa con la sensazione che ancora per molti anni ci saranno storie da condividere davanti a un palco della Val d'Orcia in una notte d'estate.
Mauro Martinelli"
Link: www.sipario.it/attualita/i-fatti/item/14614-estate-2022-in-toscana-di-mauro-martinelli.html ... See MoreSee Less
ESTATE 2022 IN TOSCANA. -di Mauro Martinelli
www.sipario.it
Dopo due estati di spettacoli adattati alle esigenze della pandemiaComment on Facebook