Quest’ anno, come del resto lascia capire il titolo del lavoro presentato, l’attenzione del Teatro povero si incentra sulla contesa della terra nella zona della Val d’Orcia.
Intorno a Monticchiello. Contesa che vide protagoniste le forza contadine all’indomani della seconda guerra mondiale.
Ma la vicenda dello spettacolo comincia agli inizi degli anni venti e illumina sulle complesse e difficili condizioni delle composite famiglie contadine di allora.
Famiglie che si sgretolarono verso la metà degli anni cinquanta provocando una imponente diaspora sociale: moltissimi, soprattutto i giovani, fallita sotto certi aspetti la lotta, se ne andarono richiamati dal miraggio del lavoro nell’industria.
Pochi restarono coraggiosamente, divennero proprietari e oggi sono imprenditori, piccoli o grandi, superstiti benemeriti di una società contadina comunque in evoluzione.
Asse portante dello spettacolo è un vecchio contadino che rivede la storia dell’evoluzione della sua classe, appunto, dagli anni ’20 ad oggi, 1980.