Torna in piazza sabato 19 luglio l´autodramma n° 37 del Teatro Povero di Monticchiello. Lo spettacolo di quest´anno, dal titolo toscano “PASSARÁ”, parlerà di assedio.
Riflettere sul proprio destino e sul destino delle piccole ed oramai insignificanti comunità, è il tarlo che rode e corrode l´animo del teatro povero che con “PASSARÁ”, che andrà in scena dal 19 luglio al 10 agosto ed affronterà il tema affascinante ed ambiguo dell´assedio. Parola questa che evoca dolorosi e tragici scenari di guerra, ma che non sono i soli a materializzarsi dinnanzi a chi guarda al futuro con occhi attenti e preoccupati.
L´assedio dunque come stato d´animo inquieto di chi vive questo tempo difficile ed incerto della nostra civiltà? Certamente
L´assedio come espressione del fascino di un mondo che promette meraviglie e fa vivere profonde angosce? Anche.
L´assedio che il potentissimo esercito dell´imperatore Carlo V portò al paese nel 1553, allora? Si anche quello, filtro affascinante e ricco di allusioni offerto dalla storia e che ha segnato le crete della Valdorcia.
La scena è ambientata nel 1553, nel momento in cui le truppe di Carlo V posero sotto assedio il castello di Monticchiello, libero comune alleato con la Repubblica di Siena. Il pretesto è buono per parlare della guerra, con le sue ingiustizie, della volontà di resistere alle oppressioni e per riflettere sulle diverse reazioni delle persone alle situazioni difficili.
Il testo, proposto dal gruppo di lavoro incaricato della sua stesura (Ceselin, Cresti, Del Ciondolo, Innocenti) è stato commentato, discusso, limato e “digerito” da parte di quanti dovranno mettere in scena il nuovo spettacolo.