Prosegue l’indagine sui grandi temi della attualità spirituale e sociale. Quest’anno ecco la grande “querelle” sulle donne.
Il primo atto si svolge nell’estate del 1976: un’oratrice femminista tiene un comizio a Monticchiello e mette in crisi due coppie locali, una di giovani e una di anziani: saranno le due donne a spingere gli uomini ad abbandonare il paese per emigrare in una grande città dove la liberazione femminile può meglio realizzarsi.
Il secondo atto, seguendo lo schema consueto, ci riporta indietro nel tempo e nell’alveo di una famiglia contadina: siamo nel 1952, quando si verificarono i primi sintomi della volontà delle donne di abbandonare la campagna; prodromi del grande esodo di pochi anni dopo.
Il tema dell’aborto clandestino, la sopravvivenza dei tabù nelle classi subalterne e la ribellione di una giovane donna, animano la vicenda.
Il terzo atto si svolge nel 1977 e pone a confronto la donna emigrata con quelle che sono rimaste a Monticchiello, implicando tutta una serie di fenomeni fra cui il lavoro nero.