Il personaggio scelto quest’anno, Baldassarre Audibert, risale a un periodo che va dalla fine del ‘700 all’inizio del Risorgimento.
Nel 1799 l’esercito napoleonico scese in Italia e accese le speranze di popolazioni che poi dovevano rimanere fortemente deluse.
Un reggimento (o un contingente minore) si fermò anche a Monticchiello e I ‘Audibert – che lo comandava e proveniva sicuramente dalla Provenza – gettò il fucile e si mise a predicare contro la violenza e contro la guerra e a piantar croci in una vasta zona che va dall’alto Lazio alla Toscana settentrionale e all’Umbria.
Fu allora nominato I ‘Uomo delle croci, e fu dapprima guardato con sospetto dalla Chiesa e dai governi, ma poi autorizzato e rispettato. È sepolto a Rigutino di Arezzo.
L’autodramma ricostruisce i passaggio delle truppe napoleoniche, la crisi di Baldassarre, la sua predicazione e alla fine si risolve in una discussione drammatica sul problema della non violenza e della obiezione di coscienza, senza presunzioni dottrinarie ma cercando solo riferimenti nella fenomenologia monticchiellese, nella sua realtà ed in quella ipotizzabile.